venerdì 30 novembre 2012

Pubblica amministrazione e crescita 2.0

Si parla sempre più spesso di crescita 2.0, di pubblica amministrazione digitale (qui il 2.0 non è ancora apparso), Cad, e quant'altro si possa immaginare.
Poi alla resa dei conti... Carta, carta carta.
Non si riesce ad uscire da questa spirale e da una crescita -2.0.
Oggi ad esempio ho chiuso una gara (per la pubblica amministrazione) che consegnero' nei prossimi giorni. Una lettura attenta del capitolato, scritto in maniera bizantina e che prevede l'ammissione solo con la classica busta cartacea contenente altre buste che devono essere opportunamente sigillate. Morale: quasi 4 ore di tempo per verificare i cavilli di partecipazione, riscritta due volte una lettera in quanto l'elenco numerato di Word mi prende anhe le lettere anglossasoni (j, k) ma poi vedendo sula capitolato non ci sono quelle lettere. Dubbio.... e se mi scartano per quello??? Allora riscrivi il tutto e ristampa il tutto. A questo punto il rito della sigillazione. E come la faccio??? Boh, per non sbagliare, chiudo le buste e ci metto un po' di nastro adesivo e già che ci sono ci metto anche della ceralacca (che si usava 2000 anni fa!!!!!).
Ma quello che mi fa più specie è la classica gara al massimo ribasso. E' sempre un terno al lotto. Perchè non mettere dei paletti di competenza verificabile? Ogni tanto ci sono ma non sono predominanti per l'assegnazione (fare il commissario di gara a volte docet). Ma non l'abbiamo ancora capito che spesso il massimo ribasso è sinonimo anche di scarsa competenza e quindi di scarso servizio???
Eppure si continua su questo percorso, con enti che magari sono all'avanguardia...
Non riesco a capirlo.....

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